giovedì 6 novembre 2014

Le aziende green fanno crescere l’economia italiana

Secondo l’ultimo rapporto Green Italy di Unioncamere e Fondazione Symbola, in Italia un’azienda su cinque ha scommesso sul settore Green. Dal 2008 a oggi, infatti, ben 341.000 imprese italiane hanno investito per acquistare tecnologie per ridurre l’impatto ambientale e contenere le emissioni di anidride carbonica. La scelta degli imprenditori italiani si è rivelata vincente, in quanto il settore ha portato un valore aggiunto corrispondente al 10,2% dell’economia nazionale. L’orientamento eco - sostenibile ha coinvolto tutti i comparti economici italiani, in primis quello manifatturiero, ma anche quello edile, agroalimentare, energetico, chimico e dei rifiuti.
Un enorme vantaggio del boom del green è la creazione di posti di lavoro; sono attualmente impiegati nel settore 3 milioni di lavoratori e si attendono 234.000 assunzioni nel corso di quest’anno. I dati di Green Italy presentano inoltre, a sorpresa, un’Italia “verde” sotto molti altri punti di vista, ad esempio quello della coscienza dei consumatori. Secondo il report Green Italy il 78% dei cittadini italiani sarebbe disposto a spendere di più per acquistare prodotti e servizi eco - compatibili. L’economia italiana è tra quelle che producono meno CO2 di tutta l’Unione europea: l’Italia è al quarto posto dei “virtuosi”, preceduti da un gigante green come la Germania, da Regno Unito e Spagna. L’Italia è tra i paesi europei più attivi anche per quanto concerne il riciclo.
L’investimento nel green ha permesso alle aziende coinvolte di attuare una diversificazione del business e una valorizzazione della qualità Made in Italy di prodotti e servizi, arricchita anche da un orientamento verso l’innovazione. Il 25,8% delle imprese manifatturiere che hanno deciso di investire nel settore green nel 2013 hanno aumentato il proprio fatturato e risultano inoltre maggiormente competitive all’estero: il 44% di esse esporta in modo continuativo.

Per maggiori informazioni sul rapporto Green Italy vi rimandiamo al sito:
http://www.symbola.net/